giovedì 6 marzo 2008

No country for old men Vs There will be blood

"Non è un paese per vecchi" contro "Scorrerà del sangue" (tradotto all'italiana: Il Petroliere) sono due film unici, con dei personaggi spietati, dove il male ha radici ben radicate e indecifrabili, forse proprio come nella nostra società.

Non c'è grande differenza tra questi due film, quasi si compensano, forse perchè simili, anche se situati in tempi diversi. Il film dei fratelli Coen gravita attorno a una valigetta, maledetta, colma di soldi e sangue infetto. Anton Chigurh cerca di riappropiarsene quando Llewelyn Moss la trova per caso nel deserto rosso. Un film scandito da momenti violentissimi senza una colonna sonora d'accompagnamento. Tutti i personaggi, volenti o nolenti faranno il crudo incontro con Anton, spietato killer dotato di un'arma terribile. Uno dei personaggi più inquietanti nel panorama cinematografico.

"Non è un paese per vecchi"; perchè questi non riescono a stare con il passo del tempo moderno, lontani dai finti ideali di oggi...
Lo sceriffo di San Juan infatti è vecchio e stanco di combattere contro il sangue e i morti ammazzati... soprattutto perchè la linea tra il sense e il no sense si assottiglia sempre di più quasi a essere un'unica cosa.
Molto più buio e oscuro (come il petrolio) è il personaggio del film di Paul Thomas Anderson: Daniel. Egli è in continua ricerca, una ricerca esterna (in giro per gli Stati Uniti), ma anche interna (sotto terra). Egli trascura se stesso, anzi divora il prossimo con il suo odio, facendo scorrere il sangue se necessario.
Se nel film dei Coen, Anton, è un pazzo senza speranza, in Daniel si intravede (forse in pochissimi momenti) una sorta di ri-scoperta della sua vita. Nel corso del film questo personaggio muta nel peggio, accozzato alla sua voglia di competere con il prossimo...




domenica 24 febbraio 2008

sabato 16 febbraio 2008

Nelle terre selvagge - cosa mi manca per farlo...

Giornataccia questo sabato.
Durante le mie otto ore di lavoro mi sono reso conto dell'insoddisfazione. Sarà per la maleducazione di tutti: colleghi, clienti... ma io nel marasma non riesco a starci.
Sono come quel lupo solitario nella mia pagina, quanto mi piacerebbe essere LUI.
L'ignoranza non ha confini e purtroppo te ne accorgi sulla tua pelle giorno dopo giorno.
Un pò mi ero disabituato, non lavorando, passando la maggior parte del tempo a casa, mi ero creato una piccola barriera contro la meschinità della gente. Riesco a essere distaccato, difatti non sono un tipo che va in escandescenza, ma sento dentro di me nascere l'insoddisfazione.
E' un'esperienza, il lavoro sottopagato, da voltastomaco...
Quanto vorrei scappare da qualche parte senza imbecilli intorno. Cosa mi manca per farlo?
Senz'altro i legami famigliari.
Mia mamma e mio papà soffrirebbero tantissimo.
Poi c'è mio fratello e la mia gattina. Loro sono tutto, e non è poco.

Che delusione la società.

sabato 9 febbraio 2008

Nel mentre lavoravo...

Siamo tutti il culmine di un piacere.

sabato 2 febbraio 2008

Into the Wild

Nelle terre selvagge dell'Alaska (e non solo) Christopher McCandless inizia la sua nuova vita, un percorso intenso, fatto di rinunce e incontri. Il nuovo film di Sean Penn è meraviglioso, un percorso interno "on the road" insieme alla selvaggia natura; pericolosa ma di raffinata bellezza. Compagni ispiratori sono i libri (Il Richiamo della Foresta), compagni di viaggio sono le persone, quelle più inaspettate, il tutto scandito da delle musiche meravigliose. Sto meditando di fare un viaggio del genere, chissà. Stay Tuned.

Consigliatissimo.

mercoledì 30 gennaio 2008

Quando la TV ti cattura...

Io non voglio guardarla ma alcune volte ci casco.
Quando siamo tutti a tavola, la sera, c'è il solito telegiornale, vabbè mi tocca subirlo, a volte crea qualche punto di discussione con i miei. Non molte a dire la verità perchè abbiamo quasi tutti la stessa visione.
Finito di mangiare vado in camera, accendo il monitor del pc, mi metto comodo sulla nuova poltrona poang, e guardo la fine del primo tempo tra Roma e Sampdoria. Cambio canale verso Ballarò. C'è Bondi, Della Valle, Diliberto e la Finocchiaro, più qualche altro ospite compreso il presidente Medusa. Parlano sempre delle stesse cose. Quello che non hanno fatto negli ultimi decenni.
Finisce Ballarò, cambio verso Canale 5 e inizia Matrix. Parleranno del delitto di Erba. Voglio spegnere immediatamente la Tv e andare a letto, ma non ci riesco.
Seguo quasi tutta la puntata.
Durante la trasmissione fanno sentire le vere dichiarazioni dei due assassini interrogati dagli inquirenti. Insomma una puntata agghiacciante. Sono andato a letto un pò intorpidito, chiedendomi per quale ragione due persone arrivano a tanto, ma soprattutto perchè mi sono fatto del male guardando quella puntata quando potevo continuare a leggere un libro.
La risposta alla prima domanda potrebbe essere facile, anche se dietro ci sono anni di frustrazioni, e chissà quant'altro.
Mentana giocava intorno al fatto che erano gente comune, delle "apparenti" brave persone. Messaggio chiaro e netto: siamo tutti dei possibili assassini?
Io credo di no. Si può scegliere la propria condotta di vita e non generare gravi patologie che sfociano in questi delitti per molti assurdi, secondo me si possono prevenire.

martedì 22 gennaio 2008

Ma tu cosa non sei?

Non sono il tipo di uomo che credi.
Bella, questa è una frase a effetto, un pò trita e ritrita ma efficace.
Innanzitutto non sono quello che tu vuoi io sia. A prescindere.
Non sono buddista, per prima cosa. Sembrerebbe di sì, ma non è vero. Neanche musulmano, cristiano, ateo, spiritualista.
Non sono individualista, visto che le mie idee le condivido e cerco anche di confrontarmi con gli altri. Non perseguo il culto del fai-da-te.
Non sono integralista. Quello mai.
Non sono socialista-comunista-marxista-leninista-ista-ista-ista, ma neanche fascista.
Non sono moderato.
Non sono realista, spesso sogno a occhi aperti.
Non sono irrazionale, ma neanche razionale. Dico tante cazzate.
Non sono intellettuale. Però mi piace informarmi, leggere, documentarmi.
Ehi, ma devo per forza essere qualcosa o qualcuno?

sabato 19 gennaio 2008

Tibet, un soffio nel vento

E' ufficiale la produzione con la conseguente post-produzione del mio documentario sul Tibet partirà ufficialmente Lunedì 21 Gennaio e terminerà per Luglio in vista della Festa del cinema di Roma che si terrà a Ottobre.
Alla terza manifestazione della capitale verrà riservata una "finestra" sul mondo tibetano, pare ci sarà anche il Dalai Lama e altri ospiti illustri. Certo, costruire un film (parola grossa, lo so) degno di essere proiettato alla Festa non sarà cosa facile, ma sono fermamente convinto nell'impresa, costi quel che costi.

Mi piacerebbe aggiornarvi di tanto in tanto sul corso dei lavori, indi continuate a farmi visita.
Volevo soltanto raccontare come è nata questa "cosa" del documentario.

Quattro anni sono passati quando cominciammo a interessarci del Tibet.
Nel corso di tutto questo tempo abbiamo cercato di avvicinarci verso quella cultura forse troppo distante dalla nostra, ma in egual misura fragile e facilmente corruttibile.
I primi anni avevamo progettato di partire per il Tibet, ma i costi e la poca sicurezza del viaggio ci hanno fatto desistere e divergere verso altre aspettative, comunque a mio modo di vedere sempre interessanti.

Ora, non vorrei sembrare uno scroccone, ma ho aperto un link di donazione per chi vorrà regalarci qualche soldino da investire per il documentario: HD esterno, mini-dv, riversamenti in beta ecc.. Fate vobis, senza impegno alcuno.

Per il momento è tutto.

Emilz.

giovedì 17 gennaio 2008

Lost

Tra una pop corn e un film aggratise.
Tra dimissioni e ritiri.
Tra scontri e incontri.
Tra fughe di monnezza e disinformazione...

L'attesa è finita.

martedì 15 gennaio 2008

Vostro, semplice pensator.

"Così parlò uno, per caso".
- L'idea di poter cambiare le cose è la scintilla rivoluzionaria che recherà violenza se nel progetto non c'è amore.
- Il rispetto per l'avversario se le cose volgessero male.
- La conoscenza del potere e del danno macroscopico nell'esercitarla a dovere.
- Metter i lucchetti al proprio pensiero costringendo gli altri a non guardare.
- Responsabilità dovuta, responsabilità del ruolo e non del capriccio.
- Tenersi alla larga dalla responsabilità corrotta, esiste e giace nella corruzione.
- Iniziare ma saper anche smettere.
- Educare se stessi e forse poi gli altri.
- Poche parole per dire tanto.

A noi.

sabato 12 gennaio 2008

Cosa vedo?

Svegliarsi la mattina dovrebbe essere il germoglio per un nuovo giorno, l'addio verso il vecchio, l'usato arrugginito. Mi rendo conto però che il germoglio si stacca assai velocemente perdendosi inutilmente nella corsa verso il giorno dopo.
Quando esco di casa per andare a lavorare o per fare qualsiasi altra cosa c'è sempre e solo una cosa. Tanta confusione. Non è per le macchine che ti passano a destra, a sinistra, sopra e sotto. Non è per l'inquinamento acustico, urbano, visivo e chimico. C'è confusione perchè è la gente confusa. Inebetita da tante cose; deviata dal successo personale, dall'arroganza e dalla maleducazione.
Cosa conta più di tutto? Se stessi. Va bene, posso starci, farà parte di un qualche criterio, di una legge naturale, di sopravvivenza, ma non ci sto quando la gente viene ingannata, umiliata subdolamente.
Seppur in qualche modo la maggior parte di noi riesce a vivere, a mangiare prima di tutto, vedo tanta miseria. Intellettualmente? Potrebbe non importare.
Spiritualmente? Forse non nel senso al quale siamo abituati.

Emilz.

venerdì 11 gennaio 2008

Indignazione

C'è un libro uscito da pochissimo dal titolo "Mani Sporche", scritto da Gianni Barbacetto, Peter Gomez e Marco Travaglio dove raccontano con minuziosa attenzione gli ultimi sei anni della nostra non politica, fatta di corruzione, giochi di potere e tanta disinformazione.

Ieri siamo andati alla presentazione del libro al teatro Quirino, tra l'altro abbiamo costituito un nostro gruppo "Qui Roma Libera" con l'intento di far nascere iniziative di discussione ma anche di critica del nostro mondo politico. Un gemellaggio con altri ragazzi sparsi in tutta Italia.
Forse questo è un modo per sentirsi partecipi, dato che la politica ci tiene distanti proprio perchè non vuole essere "manomessa" dal popolo. Proteggere i propri interessi, i loschi affari prima di tutto.

Noi giovani non siamo rappresentati da nessuno, indi perchè non rappresentarsi da soli?

Emilz.

mercoledì 2 gennaio 2008

Mentre fo le pop corn...

Sono impegnato nella mia attività lavorativa, quella dove metto in stand by il cervello (per farlo riposare) per usare la routine dei movimenti (prendo vassoio pop corn, riempio vassoio pop corn) quando si presenta dinanzi a me una bella ragazza. Divento subito farfallone.
Lei: "Un pop corn medio...
Io: "Ma sei sicura...? Ci riesci a mangiarle?
La ragazza non risponde, quasi schifata.
Nel frattempo intorno a me comincia a esserci un pò di agitazione. Ignoro i motivi continuando a servire quella bella ragazzuola.
Paga il conto e se ne va.

Dopo un pò arriva un collega e mi dice:
Collega: "Emozionato?"
Io: "Perchè?"
Collega: "Era Aida Yespica"

Ci rifletto un attimo e dico...
"Echiccazzè"??

sabato 29 dicembre 2007

Il 2007

Ci sono periodi nella vita che si caratterizzano maggiormente, altri meno impressionanti. Il mio 2007 è stato carico di emozioni sia negative che positive.
La morte della mia gatta, aveva diciotto anni (eravamo legati come fratelli) è stato il periodo più difficile, anche se superato con tanta riflessione e unione.
Soddisfazioni personali non molte debbo dire soprattutto dal lavoro, atteso, rinnegato, mal pagato ma doveroso.
Nel campo sentimentale ancora aspetto la mia dolce metà, sono impaziente, MA DOVE SEIIIII???
Boh, per il momento la mia vita è questa, non mi lamento.
Buon anno a tutti, ma proprio tutti!

Emilz.

lunedì 24 dicembre 2007

Il fuoco

Cominciare una nuova avventura non è mai facile. Il periodo in cui sono stato senza far nulla è perdurato per un pò di tempo. Ora, tutto assieme, il lavoro mi sta perseguitando. In poco tempo ho ricevuto tre chiamate!
Per il momento sto continuando la mia esperienza al Warner village, beh non sono per niente contento di quella scelta. Lavoro troppo massacrante! Ieri il mio turno era: 12:00 - 20:30, sono tornato a casa alle 24!! Vi lascio immaginare le mie condizioni fisiche, tra l'altro ho dovuto usare un acido per pulire le macchine e quello mi ha disturbato non poco quando sono tornato a casa.

Non so se mandare a quel paese 'sti maledetti o prendere almeno il primo stipendio...bohh!

venerdì 14 dicembre 2007

I mille km di Milano

L'avventura a Milano è stata per certi versi un disastro per altri un trionfo.
Ho sfiorato l'appuntamento privato con il Dalai Lama il giorno che sono partito, i tibetani nella fase organizzativa lasciano veramente a desiderare. Nei giorni d'insegnamento del capo spirituale tibetano non sono mai riuscito a avere il pass per fare le riprese decentemente, eppure m'avevano detto di non preoccuparmi. A Cologno Monzese m'hanno buttato in un angolo lontano un miglio, eppure conosco i responsabili tibetani da quasi quattro anni, ma lì contano altri meccanismi.
Quando il Dalai Lama arriva in Italia nessuno capisce più niente, tutti intenti a fare bella figura. C'è uno spaccato di realtà dietro alla grandezza di quel "semplice" monaco in esilio assai preoccupante, davvero in controtendenza con le parole dirette e sincere di quell'uomo misurato e pacato.
Nessuno può pensare minimamente che dietro un'organizzazione così importante molti tibetani si fanno la guerra, cercando di apparire potenti e grandiosi di fronte alle istituzioni italiane e principalmente al loro capo spirituale. Non riescono a unire le forze per la stessa causa dividendosi in organizzazioni e interessi. Un peccato che costerà caro, temo.
Comunque al di là delle scaramucce tra tibetani prima e italiani che mangiano a sbafo dietro la figura del Dalai Lama, rimane l'essenza dell'insegnamento di questa persona. Non tanto l'intricata pappardella di nomi buddhisti assai noiosa, ma l'unico e universale messaggio di pace espresso con i fatti e la determinazione di un uomo contro una politica avversa al denaro.

mercoledì 5 dicembre 2007

Ho raggiunto lo scopo della mia vita.

Sì è vero.
Sono riuscito a farmi fare un contratto con una delle case cinematografiche più importanti al mondo!
La WARNER BROS!!
Lavorerò a stretto contatto con tutti i più grandi registi del mondo da qui fino ai prossimi quattro mesi.
Un bel contratto di 570€ al mese!
Sono l'uomo più felice del mondoooooooooooooooooooo!


n.b. Faccio delle ottime pop corn!

lunedì 3 dicembre 2007

Sistemi operativi

Ieri il mio computer ha subito una rivoluzione. Ho formattato tutto e ho installato UBUNTU, il sistema open source di Linux. Ho alcune difficoltà iniziali nel comprendere l'utilizzo del terminale, dal quale si possono risolvere problemi di installazione con alcuni software e tante altre cose. L'unico dilemma è che non conosco il linguaggio, perciò ogni volta devo andare su internet e cercare la scrittura giusta da inserire. Insomma non è proprio per novelli.

Per il resto, i riconoscimenti vari, per esempio la configurazione internet è stata indolore, ha fatto tutto da solo. E meno male!

Inoltre ho avuto l'opportunità di prendere anche Leopard per l'Apple, beh ancora non l'ho provato ma immagino sia molto poootente.
Insomma, sono giorni di lotta "computeresca".

Giovedì parto nuovamente per Milano, ritorno Domenica sera. Speriamo bene.
Saluti.

lunedì 26 novembre 2007

Sogno di essere accanto alla vita
Sogno di essere parte di tutto
Sogno di percorrere la lunga gita
E resto in attesa del tempo distrutto.

Guardo gli alberi parlare
Guardo il vento minaccioso
Guardo il sé mutare
E resto in attesa di un felice giorno piovoso.

E’ tempo di andare per la strade senza rimpianto.
E’ tempo di percorrere il cielo più profondo
E’ tempo di ascoltare il canto
E resto in attesa del mondo.

E via via come le ali di un gabbiano
Urlo il pianto dell’amore
E cerco la luce di un piano
Nell’immenso sapore.

venerdì 16 novembre 2007

Che faccetta simpatica!