
Quando, in una terribile mattina, l’America si è sentita attaccata nel cuore della sua potenza, tutto il mondo ha avuto un sussulto. Quanto è iniquo il mondo. C’è una voce lontana, inascoltata da anni, nessuno sembra volersene accorgere, quantomeno adesso, quando c’è da difendere la sospirata libertà. Ci sono un gruppo di soldati, inetti, in un mondo non loro; che muoiono, che uccidono, per difendere cosa? Io direi, per preservare “l’idea” dell’essere intoccabili, divini, di fronte a tutte le altre razze di questo pianeta, o semplicemente essere lì per i soliti controlli, le solite tattiche politiche. Se prima esisteva l’incubo comunista, da distruggere e debellare, ora la minaccia arriva dai terroristi islamici, incontrollabili nemici, creati su misura in un mondo sempre più vicino al collasso. A rimetterci le penne, saranno sempre giovanissimi inesperti che per un’ideale, o per convenienza, rifiutano la vita, per toglierla in un’altra parte del mondo.
Emilz, l'osservatore.
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