sabato 5 maggio 2007

La vidi la prima volta, così piccola e indifesa, in un angolo del bagno, nella casa dei miei nonni.
Fu facile innamorarsi di quell'esserino pieno zeppo di malattie, ma dallo sguardo attento e così dolce. La chiamavano cenere, per il suo manto color grigiastro, pensai.
Quando la portammo a casa, la sera, si accocolò ai piedi del letto, già serena rispetto alle terribili ore precedenti. La mamma l'aveva allontanata per preservare l'integrità degli altri cuccioli. Così si ritrovò sola, in un ambiente assai pericoloso, vicino a Cinecittà, tra strade impervie per un cucciolo di gatto.

La chiamammo "Pupetta", proprio com'era lei, assai affettuosa e coccolona.
Le cure furono intense e dolorose, ma le superò sempre alla grande.
Gli anni passavano e la nostra micia s'era ormai integrata alla famiglia.
Anni intensi, sempre presente con i suoi sguardi pieni di amore.
C' ha lasciato il 3 Maggio, dopo quasi 18 anni di vita passati assieme.
Le giornate sono tristi, la sua assenza pesa come un macigno.


Addio mio dolce amore. Non ti dimenticherò mai.


Pupetta 1989 - 2007


Emilz.