lunedì 26 novembre 2007

Sogno di essere accanto alla vita
Sogno di essere parte di tutto
Sogno di percorrere la lunga gita
E resto in attesa del tempo distrutto.

Guardo gli alberi parlare
Guardo il vento minaccioso
Guardo il sé mutare
E resto in attesa di un felice giorno piovoso.

E’ tempo di andare per la strade senza rimpianto.
E’ tempo di percorrere il cielo più profondo
E’ tempo di ascoltare il canto
E resto in attesa del mondo.

E via via come le ali di un gabbiano
Urlo il pianto dell’amore
E cerco la luce di un piano
Nell’immenso sapore.

venerdì 16 novembre 2007

Che faccetta simpatica!

martedì 13 novembre 2007

Gea



E' uno dei fumetti più belli nel panorama italiano, almeno secondo me. Nata dalla mente di Luca Enoch, Gea chiude i battenti proprio questo mese, dopo otto anni passati assieme. Aspettare sei mesi il proseguo della storia era piuttosto massacrante, ora non mi rimane che aspettare il nuovo personaggio, sempre femminile, in uscita il prossimo anno.

venerdì 9 novembre 2007

Le cose cambiano...

...speriamo in meglio.
Questa è stata una settimana alquanto rigeneratrice. C'è la possibilità di un cambiamento "sereno" per quanto riguarda il mio lavoro, grazie a un amico che m'ha dato alcune dritte .

Domani parto in quel di Milano, per due giorni, insieme ai miei amici tibetani. Devo realizzare un servizio sulla squadra Team Tibet. Non vedo l'ora!

Ci rivediamo Lunedì!!

giovedì 8 novembre 2007

Il silenzio compagno - prima parte

a coloro che lo specchio
riflette immagini altre


Dall’uovo del mondo sacrificato ti eri immerso
nell’ indescrivibile.
Non avresti mai immaginato di essere in tale avvenenza.
In perenne sospensione intorno al guscio tuo; aspettavi immobile, mentre un guizzo d’aurora ti portava nel profondo oceano di vita.
La parola data attendeva, il gesto ricevuto si muoveva con lo sguardo che ti invadeva. Piccolo eri in quel nido privo di paura.
Intorno a te tempo in movimento. Una burrasca infinita di precarietà, spingeva il tutto nel vortice di un oblio rarefatto.
Tenace tranquillità prometteva divina comprensione,
quando un vento esterno colmo di apprensione si spingeva all’interno di una casa senza porte.
Il tramonto ormai arrivato a destinazione, salutava la tua maturità.
La natura faceva per te momento di meditazione in un’era di indecisione.
Sembravi una goccia di rugiada caduta dal tronco che in passato t’era stato di grande illuminazione.
Con lo sguardo proteso verso il fuori promettevi distacco necessario.
Intorno a te tempo in movimento, una burrasca infinita di precarietà, ti spingeva nel tutto in un vortice di un oblio rarefatto.
Stabile fermezza che t’era sempre stata amica fermava codesto tumulto di movimento, nel tempo…di tempo non tempo.
La collisione devastante provocava raffiche di amore scintillante. L’intero essere si animava di una gioia incalcolabile, musica indescrivibile.
Silenzio provocato, nato da siffatta situazione, dava parola ai più di scegliere l’immortale intelligenza o la flebile stranezza.
Un caos di dubbio si faceva largo nel fiume prosciugato.
In disparte, forte della tua consapevolezza, guardavi la massa che desiderava cogliere le ultime gocce di stravaganti illusioni.
Carcasse di vuoti simulacri scivolavano via incuranti di un arcobaleno assai vicino.
L’acqua ormai spenta sotto egocentrici scalzi, domandava perdono a te che la contemplavi.
Sincerità illuminante priva di giudizio, balenava dal tuo sorriso carico di calore.

Verità era colta dal terreno, come un fiore prima vivo poi appassito, salivi gli ultimi gradini di una scala senza foggia.

Emilz.

lunedì 5 novembre 2007

I cinesi mi osservano...


Nella giornata di ieri mi sono accorto che due utenti, uno da Taiwan e l'altro in Cina hanno visitato il mio sito. Mi auguro non appartengano ai servizi segreti. Questa notte ho avuto parecchi incubi a riguardo.

A parte gli scherzi, io amo la Cina! I LOVE CHINA!


N.B. Non fatemi del male.


sabato 3 novembre 2007

Quando un ricordo positivo diventa altro.

Tempo fa decisi di contattare un mio vecchio professore di Linguaggio Cinematografico, un regista modesto, un ottimo insegnante, per tentare di aprire una porta e finalmente trovare un lavoro. Ero assai deciso, infatti attesi per più di un'ora prima di incontrarlo. Quest'uomo è un ritardatario cronico, anche se molto preciso.
Quando arrivò a scuola lo informai della mia situazione, ero alla ricerca di un posto di lavoro. Lui mi disse che stava facendo un documentario sul cinema italiano e che gli serviva un assistente montatore. Ovviamente il lavoro non era retibuito, ma questo non mi indignò granchè perchè ho imparato a memoria il ritornello: "però non ti paghiamo".
Accettai la proposta.
Durante un colloquio con un altro professore ascoltai una conversazione interessante.
I due parlavano di possibili viaggi. Emerse che questo mio professore era stato in Birmania, aveva fatto un viaggio bellissimo e consigliava di andarci. Pensai che era un segno. La mia passione per l'Asia, soprattutto per il vicino Tibet, per la cultura buddhista, ma soprattutto per il mio progetto di documentario sul popolo delle nevi potevano finalmente trovare la luce grazie all'esperienza di questo professore. Sono un grande romanticone, anche troppo sognatore.

Passai tutta l'estate a lavorare per questo documentario, una volta finito mi ritrovai di nuovo nella stessa situazione iniziale. Feci qualche altro lavoro per questo mio professore, ormai lo frequentavo assiduamente anche a casa. E' proprio in casa di quest'uomo che ammirai un bellissimo arazzo (piccolino) di un Buddha, forse comprato come ricordo proprio in Birmania.
Non dissi nulla.
Un giorno presi la palla in balzo riferendo la mia passione per il Tibet, la volontà concreta di fare un documentario sulla cultura del popolo delle nevi e quant'altro.
Non mi aspettavo granchè e in effetti non successe niente.

Io sono uno che non rompe le scatole, non fa pressioni, è proprio una mia caratteristica che non va d'accordo con il movimento della società. Dico una volta sola una cosa e se vedo un certo interesse nella persona bene, altrimenti non insisto.
La voglia di collaborare con questa persona cadde inesorabilmente quando, non so per quale motivo, decise di mettermi alla prova (quando avevo già dimostrato il mio impegno).

Ricevetti una telefonata. Era sempre questo mio professore. Mi dette un lavoro da fare. Si trattava di fare uno show reel di una serie televisiva che aveva diretto.
Un giorno mi chiama e mi dice che dovevamo assolutamente finire il lavoro perchè andava consegnato a un suo amico che vive a New York.
Andai a casa sua e cominciai a lavorare.
Beh, mi trattenne a lavoro la bellezza di 18 ore di lavoro (sig!).
Cenai a casa loro insieme alla famiglia.
Uscì fuori un discorso strano.
Il figlio non ancora maggiorenne aveva deciso di uscire e fare festa con gli amici, rimaneva a dormire da un amico, il giorno dopo però aveva una gara di canottaggio (sembrava essere importante).
Il padre contrariato gli disse di rinunciarvi perchè se voleva diventare un campione doveva dimostrare di essere professionale.
Il figlio non disse niente, però a una certa ora prese la borsa e uscì di casa.
Con tutta risposta, l'uomo disse che non sarebbe andato a vedere la gara, non meritava la sua attenzione.
Dopo essermi riposato per un giorno intero e aver spento cellulare e quant'altro, il mio prof. mi richiama dopo due giorni.
Era contrariato perchè si aspettava un mio ritorno a casa sua (dopo 18 ore passate assieme non avevo voglia di rivederlo!) dicendo che dovevo avvertirlo ecc. ecc.
Mi recai di nuovo a casa. Avevo voglia di vomitare.
Mi fece un altro dei suoi discorsi piuttosto strani (almeno io li reputo tali).
Mi disse che se volevo fare strada dovevo essere più rompiballe, che non si campa facendo solo i documentari, perciò chiamò un suo amico montatore e gli parlò di me. Gli disse che ero affidabile, uno che andava sfruttato tanto non dicevo mai nulla (rise divertito, io un pò meno).
Quando attaccò mi liquidò dicendo che quello era l'ultimo contatto che mi dava e che dovevo cavarmela da solo.
Uscii di casa e lo salutai per l'ultima volta.

In quei giorni mi sembrava d'aver un altro padre, uno che ti dice come devi comportarti, come devi agire, come devi lavorare per diventare...
Ho imparato che non voglio diventare perchè sono già una persona e per questo voglio avere la libertà di sbagliare e di crescere in base alle mie decisioni.

venerdì 2 novembre 2007

Youth without youth - Un'altra giovinezza



E' durata dieci anni l'attesa di vedere il nuovo film di Francis Ford Coppola nelle sale di tutto il mondo. Il grande regista di Apocalypse Now, Il padrino, ritorna con una pellicola sofisticata, non sempre comprensibile, dove a volte il tempo si dilata in maniera troppo esponenziale facendo perdere l'orientamento. Effetto voluto? Penso di sì, soprattutto perchè questo è un film che parla del tempo, di una giovinezza ritrovata (sarà così?), una giovinezza senza giovinezza.

Tutto ruota intorno a un'incidente; un fulmine colpisce un professore di lingue orientali rumeno. La scarica elettrica fa regredire la vecchiaia riportandolo a un'età giovanile, dove potrà continuare i suoi studi sull'origine della coscienza, tutto condito da un'amore ritrovato, dalla fuga contro i nazisti che vogliono studiare o impossessarsi del segreto per generare il super uomo, e dal dramma della separazione. Insomma una miscela ampia, a volte dosata in maniera convincente, a volte non approfondita.

Il film di "maturità" di Francis Ford Coppola, retto da interpretazioni convincenti, da uno sperimentalismo riuscito e dalla voglia di parlare d'altre cose, filosofiche e impegnate.

Emilz.