mercoledì 30 gennaio 2008

Quando la TV ti cattura...

Io non voglio guardarla ma alcune volte ci casco.
Quando siamo tutti a tavola, la sera, c'è il solito telegiornale, vabbè mi tocca subirlo, a volte crea qualche punto di discussione con i miei. Non molte a dire la verità perchè abbiamo quasi tutti la stessa visione.
Finito di mangiare vado in camera, accendo il monitor del pc, mi metto comodo sulla nuova poltrona poang, e guardo la fine del primo tempo tra Roma e Sampdoria. Cambio canale verso Ballarò. C'è Bondi, Della Valle, Diliberto e la Finocchiaro, più qualche altro ospite compreso il presidente Medusa. Parlano sempre delle stesse cose. Quello che non hanno fatto negli ultimi decenni.
Finisce Ballarò, cambio verso Canale 5 e inizia Matrix. Parleranno del delitto di Erba. Voglio spegnere immediatamente la Tv e andare a letto, ma non ci riesco.
Seguo quasi tutta la puntata.
Durante la trasmissione fanno sentire le vere dichiarazioni dei due assassini interrogati dagli inquirenti. Insomma una puntata agghiacciante. Sono andato a letto un pò intorpidito, chiedendomi per quale ragione due persone arrivano a tanto, ma soprattutto perchè mi sono fatto del male guardando quella puntata quando potevo continuare a leggere un libro.
La risposta alla prima domanda potrebbe essere facile, anche se dietro ci sono anni di frustrazioni, e chissà quant'altro.
Mentana giocava intorno al fatto che erano gente comune, delle "apparenti" brave persone. Messaggio chiaro e netto: siamo tutti dei possibili assassini?
Io credo di no. Si può scegliere la propria condotta di vita e non generare gravi patologie che sfociano in questi delitti per molti assurdi, secondo me si possono prevenire.

martedì 22 gennaio 2008

Ma tu cosa non sei?

Non sono il tipo di uomo che credi.
Bella, questa è una frase a effetto, un pò trita e ritrita ma efficace.
Innanzitutto non sono quello che tu vuoi io sia. A prescindere.
Non sono buddista, per prima cosa. Sembrerebbe di sì, ma non è vero. Neanche musulmano, cristiano, ateo, spiritualista.
Non sono individualista, visto che le mie idee le condivido e cerco anche di confrontarmi con gli altri. Non perseguo il culto del fai-da-te.
Non sono integralista. Quello mai.
Non sono socialista-comunista-marxista-leninista-ista-ista-ista, ma neanche fascista.
Non sono moderato.
Non sono realista, spesso sogno a occhi aperti.
Non sono irrazionale, ma neanche razionale. Dico tante cazzate.
Non sono intellettuale. Però mi piace informarmi, leggere, documentarmi.
Ehi, ma devo per forza essere qualcosa o qualcuno?

sabato 19 gennaio 2008

Tibet, un soffio nel vento

E' ufficiale la produzione con la conseguente post-produzione del mio documentario sul Tibet partirà ufficialmente Lunedì 21 Gennaio e terminerà per Luglio in vista della Festa del cinema di Roma che si terrà a Ottobre.
Alla terza manifestazione della capitale verrà riservata una "finestra" sul mondo tibetano, pare ci sarà anche il Dalai Lama e altri ospiti illustri. Certo, costruire un film (parola grossa, lo so) degno di essere proiettato alla Festa non sarà cosa facile, ma sono fermamente convinto nell'impresa, costi quel che costi.

Mi piacerebbe aggiornarvi di tanto in tanto sul corso dei lavori, indi continuate a farmi visita.
Volevo soltanto raccontare come è nata questa "cosa" del documentario.

Quattro anni sono passati quando cominciammo a interessarci del Tibet.
Nel corso di tutto questo tempo abbiamo cercato di avvicinarci verso quella cultura forse troppo distante dalla nostra, ma in egual misura fragile e facilmente corruttibile.
I primi anni avevamo progettato di partire per il Tibet, ma i costi e la poca sicurezza del viaggio ci hanno fatto desistere e divergere verso altre aspettative, comunque a mio modo di vedere sempre interessanti.

Ora, non vorrei sembrare uno scroccone, ma ho aperto un link di donazione per chi vorrà regalarci qualche soldino da investire per il documentario: HD esterno, mini-dv, riversamenti in beta ecc.. Fate vobis, senza impegno alcuno.

Per il momento è tutto.

Emilz.

giovedì 17 gennaio 2008

Lost

Tra una pop corn e un film aggratise.
Tra dimissioni e ritiri.
Tra scontri e incontri.
Tra fughe di monnezza e disinformazione...

L'attesa è finita.

martedì 15 gennaio 2008

Vostro, semplice pensator.

"Così parlò uno, per caso".
- L'idea di poter cambiare le cose è la scintilla rivoluzionaria che recherà violenza se nel progetto non c'è amore.
- Il rispetto per l'avversario se le cose volgessero male.
- La conoscenza del potere e del danno macroscopico nell'esercitarla a dovere.
- Metter i lucchetti al proprio pensiero costringendo gli altri a non guardare.
- Responsabilità dovuta, responsabilità del ruolo e non del capriccio.
- Tenersi alla larga dalla responsabilità corrotta, esiste e giace nella corruzione.
- Iniziare ma saper anche smettere.
- Educare se stessi e forse poi gli altri.
- Poche parole per dire tanto.

A noi.

sabato 12 gennaio 2008

Cosa vedo?

Svegliarsi la mattina dovrebbe essere il germoglio per un nuovo giorno, l'addio verso il vecchio, l'usato arrugginito. Mi rendo conto però che il germoglio si stacca assai velocemente perdendosi inutilmente nella corsa verso il giorno dopo.
Quando esco di casa per andare a lavorare o per fare qualsiasi altra cosa c'è sempre e solo una cosa. Tanta confusione. Non è per le macchine che ti passano a destra, a sinistra, sopra e sotto. Non è per l'inquinamento acustico, urbano, visivo e chimico. C'è confusione perchè è la gente confusa. Inebetita da tante cose; deviata dal successo personale, dall'arroganza e dalla maleducazione.
Cosa conta più di tutto? Se stessi. Va bene, posso starci, farà parte di un qualche criterio, di una legge naturale, di sopravvivenza, ma non ci sto quando la gente viene ingannata, umiliata subdolamente.
Seppur in qualche modo la maggior parte di noi riesce a vivere, a mangiare prima di tutto, vedo tanta miseria. Intellettualmente? Potrebbe non importare.
Spiritualmente? Forse non nel senso al quale siamo abituati.

Emilz.

venerdì 11 gennaio 2008

Indignazione

C'è un libro uscito da pochissimo dal titolo "Mani Sporche", scritto da Gianni Barbacetto, Peter Gomez e Marco Travaglio dove raccontano con minuziosa attenzione gli ultimi sei anni della nostra non politica, fatta di corruzione, giochi di potere e tanta disinformazione.

Ieri siamo andati alla presentazione del libro al teatro Quirino, tra l'altro abbiamo costituito un nostro gruppo "Qui Roma Libera" con l'intento di far nascere iniziative di discussione ma anche di critica del nostro mondo politico. Un gemellaggio con altri ragazzi sparsi in tutta Italia.
Forse questo è un modo per sentirsi partecipi, dato che la politica ci tiene distanti proprio perchè non vuole essere "manomessa" dal popolo. Proteggere i propri interessi, i loschi affari prima di tutto.

Noi giovani non siamo rappresentati da nessuno, indi perchè non rappresentarsi da soli?

Emilz.

mercoledì 2 gennaio 2008

Mentre fo le pop corn...

Sono impegnato nella mia attività lavorativa, quella dove metto in stand by il cervello (per farlo riposare) per usare la routine dei movimenti (prendo vassoio pop corn, riempio vassoio pop corn) quando si presenta dinanzi a me una bella ragazza. Divento subito farfallone.
Lei: "Un pop corn medio...
Io: "Ma sei sicura...? Ci riesci a mangiarle?
La ragazza non risponde, quasi schifata.
Nel frattempo intorno a me comincia a esserci un pò di agitazione. Ignoro i motivi continuando a servire quella bella ragazzuola.
Paga il conto e se ne va.

Dopo un pò arriva un collega e mi dice:
Collega: "Emozionato?"
Io: "Perchè?"
Collega: "Era Aida Yespica"

Ci rifletto un attimo e dico...
"Echiccazzè"??