domenica 28 gennaio 2007


Tenzin Delek Rinpoche
dal sito : http://www.savetibet.org/campaigns/tdr/index.php
Tenzin Delek Rinpoche, a well-known lama from Nyagchu area, Lithang County, Kardze Tibetan Autonomous Prefecture (eastern Tibet), was detained on April 7, 2002, at the age of 55. His lead efforts were focused on building monasteries, schools and homes for the poor. He was arrested for alleged "incitement to separatism" and "crimes of terror" and sentenced to death on December 2, 2002 with a two-year reprieve. Tenzin Delek Rinpoche was held incommunicado for eight months until the day of his trial. After his sentencing, he reportedly began a hunger strike to protest his treatment in detention, which sources say has included torture, and because Chinese authorities have denied him a fair trial.
Politically motivated arrest
The circumstances surrounding this case indicate that the prosecution of Tenzin Delek Rinpoche was politically motivated and has not met minimum standards of due process. He built monasteries, schools and homes for the elderly in his community in eastern Tibet. His leadership outside the Communist Party made him a political target. To date, the Chinese authorities have not produced any credible evidence of Tenzin Delek Rinpoche's involvement in the explosions. A smuggled tape made by Tenzin Delek Rinpoche asserted, "Whatever the authorities do and say, I am innocent."
On January 26, 2003 the Sichuan Provincial Court rejected Tenzin Delek's appeal and executed his alleged co-conspirator, Lobsang Dhondup, on that same day. On January 26, 2005, the second anniversary of his appeal rejection, Tenzin Delek Rinpoche's death sentence was commuted to life in prison. However, the case has yet to be resolved justly.
Despite appeals by the international community, Tenzin Delek Rinpoche is still serving an unjust life sentence in Chuandong Prison in Sichuan Province and is reportedly being treated for heart disease. ICT calls for the immediate release of Tenzin Delek Rinpoche - Take Action!
TAKE ACTION NOW!
January 26 marks the 4th anniversary of Tenzin Delek Rinpoche's shocking arrest for his alleged involvement in a series of unsolved bombings in Eastern Tibet. Along with Lobsang Dhondup, Tenzin Delek Rinpoche was arrested and sentenced to death for "incitement to separatism" and "crimes of terror". Twenty-eight year-old Lobsang Dhondup was summarily executed by China in January 2003, but international outrage saw Tenzin Delek's death sentence commuted to life imprisonment in 2005.
You can voice your support for Tenzin Delek Rinpoche's release by downloading and signing this petition that will be sent to Mr. Li Zhaoxing, the Chinese Minister of Foreign Affairs. (An online petition will be made available on this website shortly!) :
http://www.savetibet.org/documents/document.php?id=147
Watch this inspiring movie about Tenzin Delek Rinpoche by Students for a Free Tibet, at: http://studentsforafreetibet.org/downloads/tenzin_content.html
(dal sito ITALIA-TIBET.org)
Nato a Litang, nel Sichuan, nel 1950, Tenzin Delek è stato protagonista, nella sua provincia, di battaglie ambientaliste, sociali e religiose. Dal 1982 al 1987 visse in India, dove studiò sotto la supervisione del Dalai Lama, il leader tibetano in esilio dal 1951. Dal suo maestro venne riconosciuto come "tulku", ovvero lama reincarnato. Tornato in Cina nel 1987, Tenzin Delek fondò monasteri, ospedali, scuole e orfanotrofi ma i suoi rapporti con le autorità cinesi si guastarono nel 1993, quando si oppose ai tentativi di disboscamento attuati dal governo nelle aree tibetane. Arrestato nell'aprile 2002 con un altro monaco, Lobsang Dhondup, 28 anni, i due vennero accusati dell'attentato avvenuto agli inizi di quello stesso mese nella piazza principale di Chengdu, capoluogo della provincia del Sichuan. I due monaci furono entrambi condannati a morte il 2 dicembre 2002 ma il 26 gennaio 2003 la sentenza venne eseguita solo per Lobsang Dhondup; Tenzin Delek si vide sospendere la condanna per due anni. Nel gennaio 2005, a seguito delle fortissime pressioni internazionali, la condanna a morte è stata commutata nel carcere a vita.
Il punto di vista di Emilz
A rimetterci la vita fu Dhondup, adesso (di nuovo) Tenzin Delek. E' inaudita la persecuzione dilagante nei confronti dei Tibetani. Cesserà mai questa inutile violenza? Intanto la vita continua...
Emilz, l'osservatore.

martedì 23 gennaio 2007

Caccia alle balene (video)

Balene, Sos!

Una montagna di carcasse di balene lasciate marcire in discarica. La scoperta è di Greenpeace che ha documentato con foto e video queste scioccanti immagini di pezzi di balenottere comuni, specie in pericolo di estinzione, gettate in una discarica pubblica e abbandonate. E la prossima settimana, annuncia l'associazione, la nave Esperanza, con a bordo l'attivista italiana Caterina Nitto, navigherà verso l' Oceano Meridionale con l'intenzione di fermare gli arpioni giapponesi che stanno per riprendere la caccia. "Le terribili immagini di carcasse di balenottere comuni, specie in pericolo d'estinzione, abbandonate in una discarica pubblica in Islanda - afferma Greenpeace - svelano quanto sia ridicolo parlare della cosiddetta caccia sostenibile". Le fotografie scattate da Greenpeace mostrano 179 tonnellate di carne di balenottera comune lasciate marcire, pari ad almeno la metà del peso dei sette esemplari uccisi lo scorso anno. Altre 200 tonnellate di carne, parte della stessa battuta di caccia, sono rimaste invendute. "Ora - riferisce Greenepeace - si trovano in magazzini frigoriferi e verranno sottoposte a test per verificarne la contaminazione chimica. A causa del mare inquinato, questa carne non è adatta al consumo umano mentre dovrebbe essere esportata a questo scopo in Giappone". "L'Islanda afferma che la caccia commerciale alle balene è sostenibile, ma cosa c'é di sostenibile nel dare la caccia a specie in pericolo d'estinzione e nel gettarle in discarica?", chiede Alessandro Giannì, responsabile della campagna Mare di Greenpeace, secondo il quale "sia l'Islanda che il Giappone continuano la caccia alle balene sfidando l'opposizione nazionale e internazionale sebbene non esistano giustificazioni né scientifiche, né economiche, né ambientali per tutto questo". "Proprio mentre in Islanda è scoppiato lo scandalo - prosegue Greenpeace - la flotta baleniera giapponese si prepara a cacciare dieci balenottere comuni e 935 balenottere minori nel Santuario delle Balene dell'Oceano Meridionale, questo malgrado il fatto che il Giappone abbia scorte di carne di balena derivanti dalle precedenti battute di caccia che superano le quattromila tonnellate". E ciò nonostante il fatto che, ricorda l'associazione, secondo un recente sondaggio, il 69% dei giapponesi si oppone alla caccia alle balene e il 95% non ne ha mai o quasi mai consumato la carne. Per la sorte delle balene a maggio, in Alaska, si terrà l' incontro annuale della Commissione Baleniera Internazionale (IWC) dove Greenpeace si batterà per mantenere la moratoria sulla caccia.

Il punto di vista di Emilz.

Quando sono gli affari a contare non c'è balena che tenga, anche quando (come riportato nell'articolo) il consuno di questa carne è molto basso. C'è un sito che trovo molto importante da seguire, costruito proprio da greenpeace, dove si può interagire per dare idee e suggerimenti contro la lotta alle balene. Ve lo consiglio.
http://207.150.162.168/it

Emilz, l'osservatore.

lunedì 22 gennaio 2007

Napalm vol. 1

Il passato del Vietnam.
(Prima Parte)

venerdì 19 gennaio 2007

No Comment!

WASHINGTON - Il costo della guerra in Iraq ed Afghanistan ha superato i dieci miliardi di dollari al mese, ha riferito al Congresso il vice ministro della difesa Gordon England. La guerra in Iraq, in particolare, ha raggiunto un costo medio mensile di 8,4 miliardi di dollari al mese, con un aumento progressivo dei costi rispetto al periodo iniziale del 2003 quando si era al livello di 4,4 miliardi di dollari al mese. Parte dei costi supplementari sono dovuti alla necessità di sostituire equipaggiamento costoso, come aerei ed elicotteri, danneggiato o distrutto nella guerra. Il Congresso ha già stanziato 70 miliardi di dollari di spesa di guerra per l'anno fiscale 2007 ma l'amministrazione Bush chiederà lo stanziamento di altri 100 miliardi di dollari per spese "d'emergenza" causate dal conflitto. Dall'inizio della guerra in Iraq, secondo i calcoli dei contabili del Congresso, sono già stati stanziati dal parlamento americano fondi per 344 miliardi di dollari per finanziare il conflitto. Il funzionario di un altro organo di controllo amministrativo del Congresso, il GAO, ha rivelato giovedì che l'Iraq non ha speso una parte dei fondi destinati alla ricostruzione del paese. "Ci sono sei miliardi di dollari che non sono mai stati spesi dalle autorità irachene", ha reso noto il funzionario facendo l'esempio del ministero del petrolio di Baghdad che ha speso una parte minima dei 3,6 miliardi di dollari stanziati per riparare la sua infrastruttura petrolifera.
ANSA.


domenica 14 gennaio 2007

La ferrovia cinese in Tibet cede, intanto a Lhasa 20°!

La prima settimana del 2007 ha segnato temperature record, a Lhasa mercoledì 3gennaio vi erano 20.4 gradi, 10° in più del massimo raggiunto nel 1991. NelTibetorientale si sono raggiunti i 16,5 gradi! Questo accelererà lo scioglimento deighiacciai del Tibet che scompaiono al ritmo di 131,4 chilometri quadrati ognianno (dati China Geological Survey Bureau).La ferrovia Golmund-Lhasa ha iniziato a cedere perché non più supportata dalpermafrost su cui poggia. La notizia potrebbe anche far piacere se non fosse chei nomadi tibetani sono i primi a pagare le conseguenze di questi eventi. Moltipascoli non sono più agibili, le mandrie affondano nel terreno reso molle. Nel1956 i khampa opposero una forte resistenza ai cinesi. A quarant'anni da quellainsurrezione, i nomadi sono costretti a spostarsi verso campi profughi dovesperano in un misero sussidio dal governo.
Il punto di vista di Emilz.
E' innegabile il peggioramento climatico globale del nostro pianeta a causa del sempre più eccessivo inquinamento provocato dall'uomo con le sue macchine distruttrici.
Il Tibet che è un paese dalle vette più alte della Terra, ha registrato questo picco che dovrebbe metterci ancora di più in allarme. Lo scioglimento dei ghiacciai sulle alte montagne dell'Everest stanno provocando stragi e smottamenti in quei paesi che geograficamente si trovano al sud dell'imponente catena montuosa.








mercoledì 10 gennaio 2007

Cinema Recensioni - Apocalypto by Mel Gibson

Apocalypto, il nuovo film di Mel Gibson, narra la storia di un gruppo di Maya che vive tranquillamente in un villaggio all'interno di una fitta foresta. Il clan è composto da diverse generazioni; ci sono piccoli bambini che scorazzano mentre giocano tra di loro, donne intente ad accudire i propri figli, anziani che raccontano storie e infine gli uomini, abili nella caccia, ma anche buffi nel loro modo di interagire con il partner.
Già dalla prima scena l'autore ci mostra un presagio, un futuro cambiamento, l'incontro con il terrore, la paura come mallattia che si contagia. Il terrore proviene da altri spietati Maya che devastano e rapiscono gli uomini e le donne dei piccoli villaggi per portarli nelle loro "città", fatte di terra e fango. Eccolo il primo scontro; tra la modernizzazione e la semplicità.
Il film ci catapulta in un mondo spietato, pieno di sadismo e violenza. La città infatti, è in crisi a causa di una lunga siccità. Per placare la sete degli Dei, gli uomini Maya offrono così il sangue di centinaia di uomini al cielo.
Apocalypto è un film duro, anche se calca troppo la mano in alcune scene molto violente e esplicite. Se nella parte centrale sembra riuscire nel suo intento, nella prima parte e nella seconda, il film perde l'occasione per mostrare anche un altro lato dei Maya, l'approccio che avevano con la natura, la spiritualità. Mel Gibson si diverte a far smembrare i propri personaggi, il più delle volte gratuitamente, pur girando alcune sequenze in maniera molto spettacolare.
Come ritmo e pathos è una pellicola che ti tiene incollato alla poltrona per tutta la sua durata, ma concettualmente non aggiunge nulla, lasciando poco nell'immaginario dello spettatore. Si potevano benissimo evitare quei lunghi inseguimenti nella foresta e magari concentrarsi maggiormente su altri temi che avrebbero approfondito la psicologia dei personaggi.

Gli interpreti (quasi tutti alla loro prima apparizione sul grande schermo) hanno svolto un gran lavoro, dimostrando un ottimo talento, soprattutto per aver recitato in una lingua morta da millenni.
In finale, un film sufficiente che si fa scappare alcuni spunti che non andavano sottovalutati.

(SCHEDA TECNICA)

TITOLO ORIGINALE
Apocalypto

DURATA
125 min. (colore)

Regia
Mel Gibson

Interpreti
Rudy Youngblood, Dalia Hernandez, Jonathan Brewer


Emilz, l'osservatore

martedì 9 gennaio 2007

"Ammazziamoli!!"

MOGADISCIO (Reuters) - Un raid aereo americano su un villaggio somalo occupato da milizie islamiche che avrebbero nascosto un presunto appartenente ad al Qaeda ha lasciato sul terreno "molti cadaveri", ha riferito oggi una fonte del governo somalo.

Nel primo intervento diretto degli Stati Uniti nel conflitto somalo di cui si abbia notizia, un aereo da attacco AC-130 ha aperto il fuoco sul villaggio meridionale di Hayo ieri sera, ha detto la fonte a Reuters.


"Gli americani dicono che un membro di al Qaeda che guida le operazioni nell'Africa orientale si trova lì tra gli islamici", ha aggiunto la fonte.

Intanto il presidente somalo ha detto oggi che le truppe etiopi che hanno contribuito a cacciare gli islamici non sono occupanti e se ne andranno all'arrivo delle forze di peacekeeping.

Le forze etiopi "non sono venute a occupare la Somalia e lasceranno i territori somali appena le forze regionali e internazionali inizieranno il dispiegamento", ha detto il presidente Abdullahi Yusuf al telefono da Mogadiscio, come riportato dal giornale al-Awsat.

Il punto di Emilz

Ormai abbiamo capito il meccanismo che porta le truppe americane a bombardare in qualsiasi parte del mondo, con la giustificazione di trovare un membro di Al Quaeda su territori nemici o ostili. Come si può essere certi di colpire quella persona tramite un raid aereo? "Gli americani dicono che un membro di al Qaeda che guida le operazioni nell'Africa orientale si trova lì tra gli islamici."
Questa frase è sconvolgente. Meglio bombardare un gruppo di islamici, così si hanno maggiori probabilità di colpire il membro di al Quaeda.
L'orrore continua.

Emilz, l'osservatore.