sabato 28 luglio 2007


"Ogni posto è una miniera,basta lasciarsi andare, darsi tempo, osservare la gente così che anche il posto più insignificante diventi uno specchio del mondo, una finestra sulla vita, un teatro di umanità davanti al quale ci si potrebbe fermare senza bisogno di andare altrove. La miniera è esattamente dove si è: basta scavare.
"Tiziano Terzani".

venerdì 27 luglio 2007

Quando si dice che i giovani di oggi non abbiano molte speranze, mi giro intorno e noto che è vero.

venerdì 20 luglio 2007

Sono passati già un pò di giorni quando Emilio Fede ha fatto chiudere per diffamazione; "baracca e burattini" al Piero Ricca nazional, un uomo senza peli sulla lingua.
Tutto è nato quando Piero ha dato del "buffone" (anche qualcos'altro), al povero giornalista abusivo.
E' bastato il solito giro di telefonate e conoscenze per far oscurare prima l'articolo e poi bloccare l'intero sito: www.pieroricca.org

Siamo alle solite. In Italia, non si possono fare pernacchie ai potenti, nè criticarli, nè mandarli a quel paese.

Mi sento veramente indignato. Si può apprezzare o meno il "metodo" di Ricca, ma non si può certo mettere a tacere.
http://www.quimilanolibera.net/

Facciamo qualcosa.

Emilz.

Piero Ricca contro Vittorio Sgarbi

giovedì 19 luglio 2007



Nella vita capita a tutti di vivere periodi FERMI. Io sono fermo già da un bel pò.



Fermo in tutti i sensi. Non faccio un keiser.



E' un periodo da dissolvenza incrociata, per usare un termine tecnico del mio mestiere.



Entro breve comincerò a lavorare. Qualcuno ha investito su di me.




mercoledì 18 luglio 2007

Che caldo allucinante.

mercoledì 11 luglio 2007

martedì 10 luglio 2007

A cura di Elmar e Michaela Zadra

Molti chiamano il tantra “un modo femminile di fare l’amore”. In sanscrito “tantra” significa “metodo per ampliare la consapevolezza”. Tutte e due le definizioni hanno il loro pregio, ma la seconda dà senso alla prima. Anche se praticando le tecniche tantriche diventiamo dei migliori amanti, questo non è l’obiettivo principale, ma, piuttosto, un piacevole effetto collaterale.
Il tantra nacque intorno al 2000 a.C. nella valle dell’Indù fra gli Harappei, un popolo di matrice matriarcale, che avevano una vera e propria cultura del piacere: il lussuoso letto della padrona di casa stava nel salotto ed era lì che la donna festeggiava l’atto amoroso con l’uomo che aveva scelto. Il rapporto con la sessualità era molto cosciente, rilassato, naturale e fare l’amore era un atto sacro. Nei secoli successivi, carichi di repressione sessuale, il tantra sopravvisse in alcuni ashram indiani segreti e in alcune linee del buddhismo tibetano. Arrivato in occidente circa 10 anni fa, trovò un terreno culturale fertile che era arato dalla rivoluzione sessuale e concimato dall’emancipazione della donna. Oggi riscontra sempre più interesse proprio perché unisce in un’unica pratica i tre desideri umani più profondi: quello di fare sesso, quello di amare e quello di essere veramente se stessi.
In cosa consiste il TANTRA


La via tantrica comprende 3 passaggi:
1. Liberare la propria energia sessuale. Non in senso di sesso sfrenato, ma in senso affettivo: sentirsi a proprio agio, ricollegare cuore e sesso, rilassarsi nell’atto amoroso e goderselo fino in fondo, distanziarsi dai tanti ideali che si ha in testa (il supermaschio, la donna sempre bella), ritrovare il piacere nel tempio del proprio corpo, coltivare una comunicazione intima col partner, abbandonarsi alle sensazioni più intime e condividerle in due. Dopo aver guardato in faccia i propri mostri interiori, dopo essersi ricollegati con l’energia cruda del primo chakra, tutto questo non rimane più un sogno, ma diventa molto concreto: iniziamo ad accettarci per quello che siamo, con le paure, con la follia, i sentimenti, i desideri e bisogni più intimi e profondi.
2. Aumentare il piacere: molti faticano con la meditazione, non perché sia una prassi che viene dall’oriente o perché non sono abbastanza disciplinati, ma perché non sopportano il piacere che ne deriva. Siamo tutti abituati a un certo limite di piacere e appena lo superiamo, inconsciamente mettiamo in atto delle strategie per ridurlo di nuovo. Per questo anche il periodo di innamoramento prima o poi finisce, non sopportiamo di essere così aperti, amorevoli e vulnerabili. Nel tantra invece ricostruiamo proprio lo stato innamorato, perché è lo stato che fa da trampolino per andare in estasi, è la chiave che più di qualsiasi pratica ascetica ci apre la porta al divino che ognuno contiene in sé.
Rivediamo la sessualità sotto una nuova ottica: possiamo riconoscere che quello che chiamiamo “sesso” è soltanto un 10% di quello che il sesso può essere, notiamo che, da buoni autodidatti (e in materia di sesso siamo tutti degli autodidatti), abbiamo una visione molto limitata del piacere. Ora siamo pronti a sperimentare gli aspetti più fini e più sottili della sessualità, a viverla in un modo più sereno e più interiore, a provare altre forme di orgasmo oltre a quella che conosciamo, a portare l’energia sessuale (la kundalini) nei chakra superiori, a scambiarci delle energie tra uomo e donna che neanche sapevamo di avere.
3. Il prossimo passo dall’orgasmo ci porta all’estasi. Qui non si tratta affatto di trasformare il sesso in “qualcosa di più puro o più spirituale”, come viene chiamato da una moderna corrente di repressione sessuale nella veste new age, ma di ampliare l’orgasmo nel vero e proprio senso. Estasi non è altro che un orgasmo più grande, un orgasmo che ci coinvolge pienamente, che pervade tutto il corpo, la mente e il corpo energetico per portarci al nostro centro, alla vacuità, alla piena consapevolezza, alla grande beatitudine. Quando l’uomo sperimenta la parte femminile in sé e la donna la parte maschile in sé, può avvenire il cosiddetto matrimonio interiore che ci prepara ad incontrare noi stessi e il partner senza filtri, senza maschere, senza limiti e ad amarsi in quello spazio meditativo, dove uomo e donna si aiutano a vicenda a salire la scaletta dei chakra per unirsi nell’oceano dell’orgasmo estatico e fanno l’amore per ore.......
Nel tantra si vive la sessualità in modo più interiore, si combinano sesso, amore e meditazione, si rivolge il faro della consapevolezza verso l’interno e non verso l’esterno, si scende nella profondità della propria anima, si viaggia nei territori della psiche umana, dove la donna solitamente ha più dimestichezza. Perciò è la donna che assume la guida nell’atto tantrico: guida i tempi, i ritmi, la velocità, le pause..... La donna apre il suo corpo e l’uomo la penetra corporeamente, l’uomo apre il suo cuore e la donna lo penetra con il suo amore. Ognuno si apre completamente all’energia dell’altro e si lascia impregnare fino ad essere strapieno, fino ad arrivare ai limiti del proprio sistema corpo-mente e a scoprire ciò che lo aspetta al di là della coscienza ordinaria.
Il punto di Emilz.
Nella nostra società il sesso è diventato una mera abitudine, come lo sono i rapporti tra una coppia. Molte persone non riescono a conoscersi a fondo durante il loro cammino di vita. Forse perchè anche nel sesso ognuno pensa al proprio "bisogno" di sfogo, se vogliamo intenderla in questa maniera. E' impressionante come la nostra civiltà sia molto più indietro di altre venute prima di noi. Abbiamo un'arretratezza spirituale assai preoccupante. Quando parlo di spiritualità non mi riferisco alla messa la domenica mattina.
Bisogna anche ammettere che oggi, non da tutti, il tantra viene praticato come un gioco fine a se stesso. Indubbiamente se non vi è una capacità di consapevolezza a 360° sarà complicato approcciarsi con il proprio partner e stabilire un contatto di unione profondo e molto intimo.
Secondo me il tantra può essere un buon modo per scoprire se stessi e anche il proprio compagno/a. Peccato che a me in questo momento manchi la materia prima. Pazienterò.

lunedì 9 luglio 2007

sabato 7 luglio 2007

Transformers è uno di quei film che vanno alla grande perchè sapientemente non offrono nulla, racchiudendo dentro il cilindro magico; i soliti fuochi d'artificio. Vado con gli amici, passo due ore e mi diverto. Classica frase trita e ritrita che giustifica la visione di un film scialbo e noioso come non pochi. Questo spegnere il cervello, stampare un sorriso a battute strampalate è davvero imbarazzante. Eppure funziona. Ormai quello che conta è l'immagine. Frenetica, impercettibile, unita a un sonoro assordante, da discoteca. La trama non c'è. Personaggi che appaiono e scompaiono come folletti impazziti. Eppure il pubblico è eccitato, elettrizzato. Quando a un certo punto, Bay cita Tarantino eccoli lì, tutti contenti e divertiti. Un film senz'anima, un grande giocattolo (giusto per rimanere in tema) confezionato e pronto per essere (facilmente) scordato.

Se da un lato ci si aspetta grandi cose dagli effetti digitali, anche quelli lasciano perplessi. Un quarto d'ora solo per mostrare gli ingranaggi in movimento dei Robot. Combattimenti sempre uguali, l'apice lo si raggiunge alla fine del film. Musica a palla e boom, sbam. Alla fine della proiezione gente rincoglionita ma soddisfatta. Il solito sorriso sulle labbra.

Billy, che fine hai fatto?

Emilz, l'osservatore.

venerdì 6 luglio 2007

Carlo Verdone - Troppo Forte

Ecco uno di quei film che mi hanno accompagnato durante la mia crescita. "Troppo forte" merita davvero, penso sia uno dei film più belli di Verdone. Alcune scene sono proprio uniche. In dvd ancora non è uscito e non mi spiego il perchè.
Recuperatelo!

giovedì 5 luglio 2007

Quando le palle si rivoltano.

E' successo tempo fa anche a mio fratello. Gli si sono rivoltate le palle. Non è un eufemismo è la pura verità.

Sarà mancanza di una certa sostanza, sicuramente.

Il dolore non potete immaginarlo.

Quando ti girano le palle l'unica cosa da fare è provare a rimetterle nei giusti binari. Tac! Dolore che sparisce all'istante.

Certo, che palle!

Emilz.

Lavoro.

L'ultimo lavoro che ho fatto risale a qualche mese fa.
Era un lavoro stabile? Neanche per idea.
Un mio vecchio professore, un regista con (ha fatto due film), mi ha dato un lavoro da fare: montare uno Show Reel di una serie tv andata in onda su mediaset.

Mi ha tenuto a casa per circa 19 ore! Ero cotto.
Paga: 150€

Occupazione attuale? Nulla facente.

Sto cercando di contattare un montatore professionista, ma non risponde. Chiappe al mare?
Può darsi.

Nel frattempo ho fatto un giro a Blockbuster, al Warner Village. Il mio cervello deve comunque restare in ambito cine-tv altrimenti entra in crisi.

Intanto a Giugno ho fatto 25 anni. Non ho mai preso una busta paga.

La vita continua.

Emilz, l'osservatore.

L'industria dei psicobimbi

Gardiner H. Psychiatrists, children and drug industry’s role. The New York Times, May 10, 2007.
Nel Minnesota, stato USA al confine col Canada, in un periodo di cinque anni, le somme di denaro trasferite dalle industrie agli psichiatri sono aumentate di sei volte, per un totale di 1.6 milioni di dollari. Contemporaneamente il numero di prescrizioni di farmaci antipsicotici a bambini, soprattutto contro l’inappetenza e il disturbo bipolare, è aumentato di dieci volte.
Una legge del Minnesota, obbliga le industrie farmaceutiche a dichiarare i compensi accordati ai medici in cambio di prestazioni quali presentazioni a congressi, corsi, pubblicazioni scientifiche. Grazie a questo provvedimento il New York Times ha potuto fare i conti in tasca agli specialisti.Gli interessati hanno fatto spallucce. I produttori di farmaci sostengono che lo scambio di informazioni tra industria e medici sia una conseguenza della nascita e sviluppo di nuove molecole e sarebbe irragionevole non incaricare proprio chi conosce bene un prodotto e lo utilizza a presentarlo ai colleghi in qualità di esperto. Dall’altra parte si difendono i medici che, credendo nell’efficacia di un farmaco, si sentono motivati ad accettare incarichi con incentivi e ribadiscono la propria indipendenza decisionale da eventuali interessi finanziari.
La questione però non è di così semplice interpretazione, anzi da sempre accende dibattiti lungi dall’esaurirsi, tanto che le maggiori riviste scientifiche pubblicano ricerche in cui, con un cento disappunto, si dà conto di un rapporto troppo stretto tra medici e industria. Solo poche settimane fa il New England Journal of Medicine ha pubblicato un articolo in cui si denuncia come il 94 per cento degli operatori sanitari intrattenga rapporti con le aziende farmaceutiche (vedi l'articolo «Pagare per approvare»).Ma non basta la buona fede degli uni e degli altri a fare da baluardo all’indipendenza delle scelte terapeutiche?Secondo i giornalisti del NYT no: incrociando i dati dei libri paga delle aziende con le prescrizioni degli specialisti a carico del servizio gratuito Medicare effettuate tra il 200 e il 2005 hanno prodotto questo grafico esplicativo:
Sembra quindi che, in linea generale, i doni possono influenzare le prescrizioni, anche di chi è in buona fede. Oltre alle prescrizioni anche le diagnosi possono essere influenzate. A un numero crescente di bambini (fin dai tre anni di età) viene diagnosticato il disturbo bipolare: un fenomeno che, sostiene un recente editoriale pubblicato sul New Scientist, non ha spiegazioni logiche, anche perché l’incremento sembra riguardare solamente gli USA; infatti, qualora i piccoli pazienti siano nuovamente sottoposti a diagnosi questa malattia è confermata solo nel 18 dei casi (Anonimo New Scientist 2007).
Secondo Kevin O'Connor, presidente della società di psichiatria del Minnesota, le industrie farmaceutiche premono affinché si diffondano le diagnosi di disturbo bipolare anche nei bambini. Come? Finanziando ricerche e linee guida che ne definiscono i confini. Sotto questo stimolo negli USA le diagnosi di disturbo bipolare sono aumentate di 5 volte negli ultimi 8 anni. L’incremento della prescrizione di farmaci antipsicotici vien da sé.
E in Italia? La prescrizione di farmaci psichiatrici è meno frequente che negli Stati Uniti. Tuttavia molto clamore ha suscitato la decisione del Ministero della Salute di reintrodurre il metilfenidato per il trattamento della sindrome da defict dell’attenzione e di abbassare l'età a cui si può prescrivere l'antidepressivo fluoxetina (8 anni). Per evitare prescrizioni facili a bambini disattenti il Ministero della salute ha disposto due misure: l'istituzione di alcuni centri regionali attrezzati alla diagnosi e cura dell’ADHD e la raccolta dei dati (criptati) di ogni bambino trattato in un unico registro.Sono molti gli esperti che chiedono analoghi interventi anche per regolare l'uso degli antidepressivi.
dal sito:http://www.partecipasalute.it/cms/?q=node/622

La violenza si paga

G8: DONNA MANGANELLATA RISARCITA CON 24.3OO EURO
GENOVA - Sarà risarcita con 24.300 euro per danni biologici ed esistenziali Rita Sieni, di 44 anni, abitante a Pinerolo (Torino), che durante il G8 del 2001 a Genova venne gravemente ferita nel corso di ripetuti pestaggi da parte dei poliziotti. La donna riportò la frattura di una mandibola, trauma cranico e lesioni varie in tutto il corpo. Lo ha deciso nei giorni scorsi, come pubblicano oggi alcuni quotidiani genovesi, il giudice civile Angela Latella. A farsi carico del risarcimento, maggiorato della rivalutazione secondo gli indici Istat, sarà il ministero dell' Interno. L' episodio in cui la donna subì la violenza dei poliziotti si verificò il 21 luglio del 2001 davanti a Punta Vagno, in corso Italia, quando alcuni agenti si misero all'inseguimento di un gruppo pacifico il "Coordinamento pinerolese contro il G8", di cui anche lei faceva parte, cominciando a picchiare tutti i manifestanti indistintamente e a lanciare lacrimogeni. Secondo il racconto di alcuni testi, Rita Sieni, come altre persone, per fuggire dal fumo e dalla furia degli agenti, che cercavano i black bloc tra la folla, cominciarono a scappare, prese dal panico. La donna venne però raggiunta dai poliziotti, e picchiata a manganellate. Le venne anche spruzzato in faccia un liquido urticante che la rese cieca per alcuni minuti.