giovedì 1 febbraio 2007

I ghiacciai del Tibet si sciolgono

PECHINO - La temperatura sull'altopiano del Tibet, dalla quale dipende il tempo in altre regioni della Cina e del mondo, è aumentata di 0.42 gradi ogni decade a partire dal 1980. Lo afferma oggi Xu Xiangde, un esperto dell' Accademia Cinese delle Scienze meteorologiche citato dal quotidiano China Daily. Le dichiarazioni di Xu precedono di un solo giorno la diffusione del rapporto sui cambiamenti del clima elaborato da 500 scienziati riuniti a Parigi sotto l' egida dell' Onu. Una delle conseguenze più gravi del surriscaldamento, spiega Xu, sarà il cambiamento del volume dell'acqua dei grandi fiumi cinesi come lo Yangtze ed il Fiume Giallo. In un primo momento, il volume aumenterà, aggravando il pericolo di straripamenti ed inondazioni; poi si ridurrà, rafforzando il processo di desertificazione già in corso. I ghiacciai del Tibet, dai quali nascono i principali fiumi dell' Asia tra cui il Bramhaputra ed il Mekong, avranno nel 2050 una superficie di un terzo inferiore a quella attuale, ha aggiunto lo scienziato. Per sottolineare l' influenza del clima del Tibet su quello nel resto della Cina, Xu ha ricordato che le disastrose inondazioni del 1998 furono precedute da "forti movimenti di nuvole" sull' altopiano.
ANSA
Il punto di vista di Emilz
Avevo riportato qualche giorno fa, l'nnalzamento delle temperature nella capitale del Tibet, Lhasa. La capitale del Tibet, invasa negli anni '50 dalla Cina, ha registrato un picco di ben 20° nei primi giorni di Gennaio, temperatura altissima viste le alte quote dove è situata la città.
C'è una qualche speranza di cambiamento?
Forse solo quando peggioreranno le cose l'uomo riuscirà a comprendere la propria indifferenza nei confronti della Terra.
Il rischio è tangibile già ora, ma come se niente fosse continuiamo a non vedere.
Emilz, l'osservatore.

1 commento:

Anonimo ha detto...

imparato molto