Svegliarsi la mattina dovrebbe essere il germoglio per un nuovo giorno, l'addio verso il vecchio, l'usato arrugginito. Mi rendo conto però che il germoglio si stacca assai velocemente perdendosi inutilmente nella corsa verso il giorno dopo.
Quando esco di casa per andare a lavorare o per fare qualsiasi altra cosa c'è sempre e solo una cosa. Tanta confusione. Non è per le macchine che ti passano a destra, a sinistra, sopra e sotto. Non è per l'inquinamento acustico, urbano, visivo e chimico. C'è confusione perchè è la gente confusa. Inebetita da tante cose; deviata dal successo personale, dall'arroganza e dalla maleducazione.
Cosa conta più di tutto? Se stessi. Va bene, posso starci, farà parte di un qualche criterio, di una legge naturale, di sopravvivenza, ma non ci sto quando la gente viene ingannata, umiliata subdolamente.
Seppur in qualche modo la maggior parte di noi riesce a vivere, a mangiare prima di tutto, vedo tanta miseria. Intellettualmente? Potrebbe non importare.
Spiritualmente? Forse non nel senso al quale siamo abituati.
Emilz.
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2 commenti:
Diceva il saggio Pierino: "Ahò, nun puoi dai na mano a uno che subito te se 'nchiappettano!"
Uno ci ride, ma a pensarci bene è la triste verità.
Tomo
Si, hai ragione, c'è tanta confusione... e hai ragione anche quando dici che la confusione nasce perchè la gente è confusa.
Che cosa fare? Quale può essere una soluzione?
Sviluppare il nostro interiore, capire che al di la della confusione, al di la del chiasso, al di la dell'inquinamento acustico e ambientale, c'è un immenso spazio di silenzio, un lago calmo e meraviglioso che alberga dentro di noi... e farlo crescere... e farlo uscire anche all'esterno.
Un abbraccio
francesca
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