mercoledì 19 settembre 2007

Limbo

Ho passato gli ultimi anni della mia esistenza in una sorta di limbo.
Il limbo è la mia camera; composta da film, internet, libri, fumetti, musica e quant'altro.
Non sono uno di quelli che si rifiutano di uscire dalla propria casa, anzi.
A me uscire piace, sempre che ci sia qualcosa di veramente interessante da fare o da vedere.
Domenica per esempio, io e mio fratello, siamo usciti dal limbo, inaspettatamente, forse perchè tediati dal troppo relax.
Abbiamo passato un'oretta a girovagare nelle vie di un immenso centro commerciale. Poi siamo ritornati nel limbo.
Mi rendo conto che la routine del giorno toglie spazio a cose più importanti. Magari semplicemente fare una passeggiata in montagna o al mare.
La sera, dopo una giornata di lavoro o di studio, difficilmente si decide di andare fuori, soprattutto per chi vive in città e il giorno dopo deve rifare le stesse cose di sempre.

Quello che sento ardemente nella mia vita è viaggiare. Si può viaggiare cercando di vivere e lavorare in qualche modo? Penso di sì. Ci spero.
Quello che mi frena è senz'altro la mancanza di soldi, prima di tutto, mentre anche il legame famigliare non è da sottovalutare.

Ho capito una cosa, mai entrare nello sconforto della ripetitività. Il domani me lo creo da solo, con tutte le problematiche in cui andrò in contro. Sono convinto però che un giorno farò quello che sento, non per capriccio, ma per passione.

Nel frattempo vivo nel limbo, continuando la mia crescita.

N.b. Non dovrei sottovalutare neanche l'imprevidibilità della vita, l'ho visto giusto questo mese, con la morte di Luca.

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