martedì 16 dicembre 2008

Studio Ghibli Inside



Grande scorpacciata di film dello Studio Ghibli durante queste due settimane. Ho riscoperto capolavori come "Nausicaa della valle del vento", primo film dello studio, ma anche il successivo "Laputa: il castello nel cielo", due film dimenticati dai più ma da riscoprie assolutamente, per diverse ragioni. Attraverso questi due primi film si comincia a delineare la poetica Miyazakiana, la relazione conflittuale che contrappone la natura con la distruzione industriale dell'uomo, l'amore dei personaggi principali verso la vita, ma anche verso la morte, il vecchio. Isao Takahata (l'altro co-fondatore dello Studio Ghibli) invece ha uno stile più duro e crudo, il suo primo film (un capolavoro assoluto) "Una tomba per le lucciole" percorre la strada della guerra, vista dagli occhi di due ragazzini. Se Miyazaki decide di optare per storie "a lieto fine", seppur con un filo malinconico, Takahata diventa neorelista, mostrando gli orrori, senza censure. Quindi uno Studio coraggioso che negli anni si è contraddistinto nel proporre storie forti, emozionanti, accarezzando il gusto dei bambini, ma puntando sulla maturità degli adulti.


Totoro ("Il mio vicino Totoro")

Successivamente (parliamo del 1988-89) Miyazaki propose due storie diverse, ma allo stesso tempo simili. Si tratta de "Il mio vicino Totoro" e "Kiki consegne a domicilio". Altri due piccoli capolavori sull'indipendenza, sul passaggio dall'età adolescenziale a quella un pochino più adulta.

Negli anni successivi, fino a oggi con (Porco Rosso, La principessa Mononoke, La città incantata e Il castello errante di Howl), Miyazaki ha di nuovo ritoccato e riesplorato il suo cinema, ampliandolo a dismisura, rendendolo sempre più vicino a una visione di vita saggia e matura. La contrapposizione del bene e del male, nelle opere di Miyazaki (più prepotentemente in quelle di Takahata) non regge, perchè il male diventa a sua volta il bene (succede spesso, per esempio la perfida strega nel Castello errante di Howl, o i presunti pirati cattivi in "Laputa: il castello nel cielo"), quindi la sottigliezza tra quello che è giusto e quello che è sbagliato evolve secondo un unico criterio: quanto più le persone si avvicinano all'amore, l'odio e la desolazione si allontanano scacciando presunti mostri.
Questa è la lista dei film che ho recuperato (in attesa di una nuova distribuzione in dvd) e che consiglio a tutti.

1 commento:

Anonimo ha detto...

E' paragonabile come poesia all'altro Dio del Manga, Osamu Tezuka. Si esprime con una delicatezza di tratto, di movimenti di macchina e di dialogo che secondo me non hanno paragoni nel mondo dell'Anime. Dall'elenco mi sembra che tu abbia letteralmente tutto, ti faccio solo un appunto: il primo film d'animazione di Miyazaki è "Lupin III - Il castello di Cagliostro", una bellissima avventura di Lupin molto sui generis, animato con oltre 50000 disegni, un kolossal per l'epoca. Complimenti! by Fabrizio, l'Astrofilosofo