venerdì 26 ottobre 2007

Essere documentaristi oggi...

Cosa significa oggi, documentare?
E' un pò il mio interrogativo di questi mesi, visto che ho da tempo preso la strada del filmaker a tempo libero. Dopotutto siamo continuamente bombardati da scatolette audio-visive, che nel bene o nel male ci raccontano testimonianze, momenti drammatici, anchce comici della nostra esistenza.

Nel 2004 io e Gabriele abbiamo pensato di entrare in contatto con la comunità tibetana, scossi da quella realtà di soprusi e passione. La sopraffazione dei tibetani coesiste perfettamente con lo spirito religioso, in questo caso Buddhista, del popolo delle nevi. Perchè non mostrare la realtà spirituale con quella più aggressiva e meschina della Cina?
In mente ho un progetto chiaro, sensibile, ma scosso continuamente dall'esterno, la realtà che ci circonda è intrisa di soprusi e violenza. Perchè proprio il Tibet?

Quando c'è stata la rivolta in Birmania ho pensato alle dure violenze mosse dalla dittatura.
Quando quel bambino in Cambogia è stato stuprato ho pensato all'uomo debole spinto dal sesso.
E in Italia? Quante aggressioni ci sono ogni giorno?
In fondo, la vita che ci circonda viene continuamente mostrata; una violenza incessante, per me nauseabonda, spesso poco interessante.
C'è davvero bisogno di un documentario sul Tibet? In fondo ce ne sono tanti.

Allora cerco di guardare meglio le mie spinte, la causa che m'ha portato a scegliere quello piuttosto che qualcos'altro.
Non la trovo. Sto cercando la giustificazione per usare un mezzo: la cinepresa.

Un documentarista ha l'esigenza di raccontare, sviluppare una storia, ma soprattutto di viverla.
Mi rendo conto di non vivere la realtà tibetana. Non è andare cinque/sei volte all'anno a far riprese che fa di me una persona capace di raccontare il Tibet.
Penso che ci sia la volontà, forse un'esigenza personale, ma solo nel momento del viaggio, della scoperta, riuscirò (riusciremo) a capire se questo lavoro ci interessa.

Emilz.

1 commento:

annalisa ha detto...

magari ti/vi può essere utile sapere che entro il 30 giugno si può partecipare al bando del Terra di Tutti Film Festival (www.terradituttifilmfestival.org)dedicato ai documentaristi indipendenti.
Sul sito tutti i dettagli.
Annalisa