martedì 30 ottobre 2007

Peter Jackson


Peter Jackson è uno dei registi "moderni" che più ammiro. Sono un grande appassionato del libro di J.R.R. Tolkien e quando seppi della notizia di una trasposizione cinematografica ne rimasi affascinato. Non si sapeva granchè di quest'uomo, le notizie arrivavano con il contagocce durante gli anni d'attesa.
Peter è neozelandese, uno che ama lo splatter umoristico, simpatici i suoi primi film (Bad Taste, Splatters, Meet the feebles). Con "Heavenly Creatures" si conquistò la fama "hollywoodiana" che gli permise (poi) di poter ambire a dirigere la saga di Tokien.
Riuscire a dirigere tre film di quelle proporzioni lo ha reso ai miei occhi un grande regista. E' uno dei pochi che non è sceso a compromessi; voleva tre film e è riuscito a ottenerli, voleva che durassero tre ore e ci è riuscito. In fin dei conti ha mantenuto anche le spese del budget, cosa non da poco, favorito anche dalla sua "fabbrica dei sogni" targata Weta.
Il successo dei film è indiscutibile, certo, si può controbbattere su alcune scelte artistiche della lavorazione, ma nessuno poteva chiedere di meglio.
Dopo la parentesi (secondo me riuscita) di King Kong, Peter è ritornato sul set a dirigere "Amabili Resti", il romanzo di Alice Sebold. Non è tanto rivederlo nelle sale, ma è la voglia di vederlo alle prese con altri generi. Aspetterò con ansia l'uscita del film.
Emilz.

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