sabato 30 dicembre 2006

Al cappio

L'impiccagione di Saddam Hussein e' stata annunciata dalla televisione irachena al Hurrah. Un giudice negli Stati Uniti aveva respinto un appello dell'ultim'ora dell'ex presidente iracheno per evitare l'esecuzione. Saddam era stato condannato a morte per il massacro nel 1982 di 148 uomini e ragazzi sciiti.
Secondo le tv in arabo al Hurrah (sponsorizzata dagli Stati Uniti) e al Arabya, Saddam e' stato impiccato pochi muniti prima delle sei di Baghdad, le quattro in Italia. La condanna a morte dell'ex presidente iracheno per crimini contro l'umanita' il 5 novembre scorso era stata salutata dal presidente americano George W. Bush come un trionfo per la democrazia in Iraq.

LE ULTIME PAROLE: RESTATE UNITI
Saddam Hussein ha esortato gli iracheni a ''restare uniti'' ed ha denunciato la ''coalizione iraniana'' prima di essere impiccato. Lo ha detto all'Afp il giudice Mounir Haddad che ha assistito all'esecuzione. Secondo quanto ha riferito Haddad, l'ex presidente iracheno ha detto ''Spero che resterete uniti e vi metto in guardia: non date fiducia alla coalizione iraniana, questa gente e' pericolosa''. Il giudice della corte di appello che ha confermato la condanna a morte ha aggiunto che Saddam Hussein ha precisato ''di non aver paura di nessuno'' .

L'esecuzione di Saddam Hussein é stata ripresa con una videocamera e fotografata in tutte le sue fasi.
L'ex rais appare frastornato. Ha le mani legate dietro alla schiena. L'audio originale e' stato tolto. Si puo' vedere Saddam che rifiuta il cappuccio sulla testa. Subito dopo l'operatore riprende da vicino il cappio, mentre una voce fuori campo precisa che si tratta di una corda utilizzata per numerose altre esecuzioni compiute durante il regime del deposto dittatore. Subito dopo si vede un uomo che mette una sciarpa nera attorno al collo del condannato e quindi gli passa il cappio attorno alla testa. A questo punto le immagini si interrompono e torna la diretta dallo studio. Il filmato inizia con le immagini del premier Nuri al Maliki che firma l'ordine di esecuzione della condanna a morte.
TV PRIVATA IRAQ MOSTRA CORPO IN SUDARIO
La televisione privata irachena al Biladi ha mostrato delle immagini del cadavere di Saddam Hussein avvolto in un sudario bianco. In alcuni primi piani si possono vedere dei segni sulla faccia, apparentemente dei lividi, mentre una scritta in sovraimpressione afferma che si tratta ' della 'fine del male assoluto'.
AUTOBOMBA A KUFA, 35 MORTI E 45 FERITI
Un'autobomba e' esplosa oggi a poche ore dall'esecuzione di Saddam Hussein in un mercato della citta' sciita di Kufa, nell'Iraq meridionale e ci sono molte vittime. Lo riferisce un testimone. A Kufa, a pochi chilometri da Najaf, vive il leader sciita radicale Moqtada Sadr.Il bilancio provvisorio, fornito dall'agenzia irachena Nina, parla di 35 morti e 18 feriti. Testimoni oculari citati dalla fonte hanno affermato che il terrorista, la cui identità è rimasta ancora ignota, si trovava a poca distanza dal luogo dell'attentato quando è stato visto azionare il detonatore con un telecomando. Il terrorista sarebbe stato immediatamente fermato da uomini della polizia che non sono però riusciti a evitare il suo linciaggio da parte della folla.
ANSA 30-12-2006

IL PUNTO DI VISTA DI EMILZ
Alla fine la "giustizia" ha fatto il suo corso. Ma cos'è la giustizia?
La giustizia (dal Latino iustitia, da iustus: "giusto") è la virtù che riguarda il trattamento leale, morale e imparziale di tutte le persone (dal concetto latino di unicuique suum). È stato da sempre uno dei più importanti obiettivi utopici degli uomini. All'interno di una società umana organizzata è, in parte, realizzabile, ma è in ogni modo in conflitto con la legge del più forte. È un concetto alla base dell'etica.
La giustizia fa riferimento, come concetto, ad una concezione etica, ed è strettamente connesso ad essa. Tale concetto, infatti, è molto relativo, perché a seconda del gruppo sociale cui si riferisce ha un significato differente, a volte profondamente discorde.

L'unica cosa certa dopo questa terribile catena di morti ed esecuzioni capitali, è l'allontanamento ancora più marcato, sempre più definito; dall'etica e dalla saggezza.

Emilz, l'osservatore.

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